DOC: ai_panel_and_dialogue_zero_draft 19_march_2025
Prima di tutto, permettetemi di esprimere la mia gratitudine ai co-facilitatori / Gracias a los embajadores d’Espana y Costa Rica / per la bozza zero e per questo incontro e, spero, anche per i fruttuosi scambi che seguiranno.
Prendo la parola qui oggi, in qualità di Segretario Generale di Eurovisioni, che è un think tank paneuropeo sul futuro dei media con sede a Roma. Da alcuni anni seguiamo l’impatto dell’A.I. sull’ecosistema dei media e siamo stati tra le ONG invitate al Summit of the Future di New York.
La bozza zero è, per noi, un solido e valido punto di partenza per la discussione. La considerazione generale è che è necessario un approccio olistico e globale, che tenga conto di quanto già esiste e viene realizzato da altri organismi, agenzie ONU, strutture e organizzazioni internazionali. Non è necessaria una nuova struttura che parta da zero, ma piuttosto un lavoro di coordinamento delle molteplici esperienze già esistenti. In particolare, nell’ambito dell’attuazione del GDC dobbiamo evitare di duplicare esperienze già di successo, come l’IGF e il follow-up di WSIS+20. Al contrario, è necessario progettare una nuova architettura integrata, in cui tutte queste esperienze possano trovare il loro ruolo e lavorare in sinergia, con il gruppo di esperti che si concentra principalmente sugli elementi mancanti e sull’integrazione dei vari pezzi del puzzle.
Andando più nel dettaglio, ecco alcuni commenti al documento “0 draft”
Punto 12: Il processo di implementazione della GDC in generale, e in particolare il processo di costruzione del panel di A.I., deve seguire un approccio multistakeholders, come definito nei principi di Netmundial+10. Non può essere un processo deciso solo dai governi, perché le sue implicazioni sono troppo pervasive per la società e per l’economia, e non possono essere lasciate solo nelle mani dei governi.
Punto 15: riunione plenaria – L’incontro ad alto livello è un’ottima idea, ma tale vertice non può essere solo un “evento da tappeto rosso”, ma deve essere anche e soprattutto l’occasione per lanciare/approvare alcuni principi sulla regolamentazione dell’IA.
Punto 16: mantenere le riunioni del gruppo non solo accanto agli eventi della GA delle Nazioni Unite, ma anche nel quadro di un coordinamento con altre iniziative esistenti. Le riunioni del gruppo (una volta all’anno rischiano di non essere sufficienti, soprattutto in questa fase iniziale) devono essere organizzate accanto alle riunioni delle altre iniziative esistenti in cui si discute del futuro della governance dell’A.I..
iniziative esistenti in cui si discute del futuro della governance di Internet. Non solo quelle menzionate sopra (processi guida dell’ONU), ma anche quelle di altri processi non ONU (come OCSE, Consiglio d’Europa, G20, ecc.) che stanno già affrontando le stesse questioni.
Punto 21: Segretariato
Il concetto di Segretariato deve essere innovativo e, più che lavorare in un castello dalle alte mura, deve costruire un coordinamento permanente e interattivo tra le varie iniziative già esistenti, al fine di valorizzare le competenze esistenti altrove, senza dover “reinventare la ruota” all’interno del Gruppo scientifico.
Esistono già molti forum specializzati in cybersecurity, sulla governance di Internet come l’IGF, su questioni etiche come l’UNESCO, o vertici sull’A.I. come quello di Londra e di Parigi, gli sforzi compiuti dall’Unione Europea con l’A.i. act. , dall’OCSE, dal CoE. Ognuno di loro è specializzato in determinate aree di competenza e potrebbe contribuire al lavoro del Gruppo di esperti delle Nazioni Unite sulla base di missioni specifiche che potrebbero essere richieste dal gruppo scientifico delle Nazioni Unite.
Punto 14:
Appoggiamo molto la volontà – espressa nella bozza zero – di costruire un’IA universale che rispetti la necessità di preservare la diversità linguistica e culturale e di sostenere i diritti umani. Ma ci aspettiamo che le prossime bozze siano più dettagliate e includano altre missioni specifiche, come, ad esempio, quella di contrastare la disinformazione.
Ci rendiamo conto che la bozza zero non entra nell’ambito della missione del gruppo ExperScientific, che probabilmente arriverà in seguito. Ma dobbiamo essere sicuri che l’ambito comprenda tutte le varie esigenze, perché l’IA non è uno strumento, ma una rivoluzione che attraverserà tutti i settori, tutti i tipi di esperienza umana.
Dobbiamo essere sicuri che:
– L’impatto sull’economia creativa sarà presente nell’elenco, come hanno detto altri partecipanti a questa prima audizione. Oltre al lavoro di sceneggiatori, musicisti, giornalisti, attori, artisti, è a rischio l’intera capacità di esprimere la cultura e le lingue locali;
– Disturbo dell’informazione: l’impatto dell’A.I. sui media e sull’informazione dei cittadini, sulla base delle proposte del G20 di Rio sull’integrità dell’informazione;
– Prevenzione dei danni alle elezioni, sulla base dell’esperienza positiva del test EE24 durante le elezioni europee dello scorso anno;
– A.I. per la prevenzione dei disastri, perché nei prossimi anni dovremo affrontare crisi sempre più difficili. Il documento del vertice di Parigi sull’A.I. dedicato alle crisi provocate dal cambiamento climatico è un primo buon passo in questa direzione e deve essere ulteriormente sviluppato dal gruppo scientifico;
– EW4All – il piano delle Nazioni Unite per fornire un allarme precoce per tutti ha disperatamente bisogno che l’A.I. si concentri in questo settore, che probabilmente non è molto remunerativo ma può salvare migliaia di vite;
– Lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture di A.I. deve essere garantito e prescritto, perché non è accettabile che – al fine di promuovere la digitalizzazione per tutti – si dimentichi di rispettare gli obblighi di sostenibilità e di rispettare gli accordi di Parigi;
Infine, l’interoperabilità dell’IA e la regolamentazione del “doppio uso” sono altre due questioni molto scivolose per le quali è assolutamente necessaria la guida del gruppo di esperti delle Nazioni Unite.
NB: Questa è una versione del discorso più completa di quella pronunciata durante la consultazione. Eurovisioni rimane a completa disposizione dei facilitatori nel caso in cui ulteriori dettagli e informazioni possano essere utili. Per suggerimenti più approfonditi, qui di seguito troverete il link alle conclusioni del seminario tenutosi nel febbraio 2024 presso il Parlamento Europeo a Bruxelles su”: COME L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE STA CAMBIANDO PROFONDAMENTE IL SETTORE ARTISTICO, CULTURALE, CREATIVO E DEI MEDIA | EUROVISIONI